Un itinerario che intende condurvi attraverso un paesaggio che racconta la storia del territorio e parla del lavoro degli uomini che lo abitano. Questo territorio è la Lomellina, un mosaico di acqua e di terra, una superficie liscia e piana dove – nei 60.000 ettari delle sue risaie – le vie di fuga sono gli argini, i camminamenti appena rialzati sono limite e tratto d’unione. Il territorio perfettamente livellato della Lomellina è punteggiato dal microcosmo raccolto di piccoli paesi (quasi sessanta comuni con le loro frazioni) e di grandi cascine. La sua storia è nel lavoro degli uomini, che da più di mille anni si sono adoperati per livellare i dossi di sabbia e ciottoli modellati dalle piene dei suoi tre fiumi (il Sesia, il Ticino e il Po), le conche, gli avvallamenti, per convogliare rogge e canali. Una campagna fertile, generosa di pregiati risi, asparagi, fagioli, cipolle rosse, zucche, rane, salumi della gourmandise contadina. Ai caratteri di questa alacre antropizzazione del territorio si affiancano nondimeno quelli di habitat naturali – come quelli del Parco del Ticino – che stanno lentamente ricostituendo il loro originario equilibrio biologico attraverso la conservazione delle biodiversità botaniche e faunistiche. Tradizione, natura, ma anche cultura (la Lomellina è un forziere di tesori d’arte e architettura romanici e rinascimentali: città d’arte, castelli, antichi borghi e luoghi di culto antichissimi) e storia (le sue strade ripercorrono lunghi tratti del cammino dei pellegrini della Via Francigena e i suoi fertili campi furono anche indimenticati campi di battaglia durante il nostro Risorgimento)