La provincia di Pavia è a meno di un’ora da Milano e a un passo dall’emozione vera. Questa è una guida agile per una terra industriosa che, dal Ticino fin oltre il Po, conserva ancora strepitose aree verdi di pianura, collinari e montane; non è un’enciclopedia del territorio, ma un film dalla trama lucente che si snoda lungo quattro itinerari e i loro scenari naturali, dalle risaie della Lomellina alle dolci colline dell’Oltrepò, fino a puntare agli Appennini, lungo un territorio autentico, che il grande turismo ancora non ha scoperto.

Lo scrittore pavese Gianni Brera diceva che “noi siamo padri e non figli della nostra terra”. Un capovolgimento di prospettiva: mentre i figli pretendono, i padri proteggono. Qui il paesaggio è modellato dalla storia, dall’identità delle genti forgiate dai secoli, dalle guerre, dalla fame, dalla ricchezza di pochi e la povertà dei tanti.

Qui la grande bellezza si nasconde nelle piccole cose autentiche. Per carpirla (e capirla) è essenziale aprire non solo gli occhi ma anche il cuore, per sperimentare davvero che “la meta è il viaggio”. E allora che cosa c’è di meglio che percorrere a piedi o in bicicletta un tratto della Via Francigena, un cammino dell’anno Mille per i viaggiatori del Duemila, o la Via del Sale, per scoprire che più lentamente si attraversa un territorio e più profonda è la relazione empatica che si instaura con il suo paesaggio e le persone che lo abitano.

Specchiatevi – insieme con il cielo – nelle risaie, perdetevi nei vicoli dei centri storici e dei borghi collinari, meravigliatevi degli antichi nomi longobardi di vie e città, ma godetevi pure i tramonti dalle colline.

Arte e Cultura. Storia. Paesaggio. Sono concetti ricchi, ma per renderli evocativi devono avere una sostanza, devono prendere corpo. “Bisogna offrire al corpo qualcosa di buono, in modo che l’anima abbia voglia di abitarlo”, diceva Churchill. Diamogli retta, facciamolo anche noi, c’è – nei fatti – molto di buono nelle nostre terre.

Emanuela Marchiafava
Assessore al Turismo
della Provincia di Pavia


Fernando Pessoa sosteneva che i viaggi fossero i viaggiatori. Credo avesse ragione. È per i viaggiatori che abbiamo pensato a un sistema di itinerari turistici capace di comprendere diversi aspetti e sfaccettature del territorio della provincia di Pavia. Un ambiente accogliente, fatto di paesaggi incredibili e monumenti ancora poco conosciuti, dove le tipicità enogastronomiche si fondono alla perfezione con i metodi tradizionali utilizzati per produrle.

Abbiamo cercato di valorizzare e tenere insieme tutto questo. È nata la proposta di un turismo a trecentosessanta gradi che sfida la modalità del “mordi e fuggi” che da sempre ha caratterizzato il nostro territorio. Oggi la proposta che possiamo offrire è davvero variegata. L’idea è quella di invitare i viaggiatori (anche quelli “zaino in spalla”, perché no?) a trascorrere un week end in provincia di Pavia assicurando loro che non solo avranno un sacco di cose da fare, ma che quel fine settimana non basterà tanto da doverci e volerci ritornare!

E, poi, come diceva John Steinbeck “Il viaggio è come il matrimonio. Il metodo sicuro perché vada male è pensare di poterlo controllare”. Bici, barca, auto o semplicemente a piedi: perdersi e scoprire la bellezza del nostro Oltrepò, della Lomellina, del Pavese, magari navigando sul fiume, con un buon bicchiere di vino tra le mani e una buona quantità di provviste nello zaino oggi è possibile e alla portata di tutti. I nostri itinerari del benessere vi aspettano per ricordarvi che rallentare lungo la strada non è un modo di perdere tempo, ma è il viatico per un viaggio all’insegna della scoperta e dello star bene.

Daniele Bosone
Presidente della
Provincia di Pavia