Lasciata la pianura alle spalle, il terreno s’inerpica su e giù per le colline, sino a sapere di montagna, e addirittura di mare. L’Alto Oltrepò è, infatti, un piccolo territorio a cui si giunge percorrendo la Valle Staffora alla quale si collegano le Valli Ardivestra e Nizza.
Il paesaggio è collinare, caratterizzato da suggestivi borghi medievali, castelli, rocche e dimore patrizie, ma anche da una natura che invita alle passeggiate nei boschi, alle escursioni, al trekking.
Moltissimi gli agriturismi, le trattorie, i ristoranti che sembrano non voler lasciare andar via i viaggiatori.
Un viaggio nell’Alto Oltrepò è infatti anche un viaggio nella ghiotta gourmandise di una cucina rurale e opulenta: agnolotti alla vogherese, ravioli alla varzese, malfatti di bietole, risotto con i fegatini di pollo, peperonate, bolliti con la mostarda, brasato di manza, salumi (salame di Varzi, pancetta, coppa, cotechini, sanguinacci), funghi, tartufi, pane, frutta, miele, torte di mandorle a pasta dura, “ossa dei morti” e biscotti a forma di bambolina (Büsélâ) e – naturalmente – vino.
Qui, come scriveva Cesare Angelini, l’aria ha il dolce dell’uva e del mosto.
Ricordiamo che afferiscono a questo itinerario due comuni che fanno parte del club de “I Borghi più Belli d’Italia”: Zavattarello e Porana (frazione di Pizzale), quest’ultima al di fuori di questo itinerario e a pochi chilometri da Voghera, sulla bretella Voghera-Pavia.